Oggi giornata dedicato allo spirito...Tour di Harlem con messa Gospel.
Come il Bronx, anche Harlem è un quartiere enorme, ma a differenza del Bronx qui non ci sono, al momento, parti ricche e parti più povere. Attualmente le varie parti di Harlem si distinguono tra quelle più povere e quelle meno povere, anche se negli ultimi 7 o 8 anni la zona si sta rivalutando, soprattutto dopo che Bill Clinton decise di sistemare il suo ufficio proprio nel Bronx.
Le costruzioni o sono case popolari in mattoni come nel Bronx (i cosidetti projects) o le solite villette a schiera residenziali americane, ma nettamente più povere...sinceramente la foto non rende bene l'idea
Dopo un po' di giri in Harlem con e senza il bus, eravamo tantissimi italiani più altrettanti spagnoli su un altro bus, ci siamo diretti alla chiesa Battista per assistere alla celebrazione religiosa Gospel.
Il Gospel ha origini ai tempi della schiavitù nera, durante la quale gli afro-americani, non potendo parlare tra di loro durante le ore di lavoro nei campi di cotoni, erano soliti cantare per mitigare in parte la fatica giornaliera.
Dentro alla chiesa, che sembra più un teatro o un cinema con platea e galleria, siamo stati accolti dalle sisters, donnone o donnine di colore vestite completamente di bianco, volontarie, che accompagnano i fedeli a sedere.
In platea c'erano praticamente solo turisti e una decina di locali, ma credo che nella galleria vi fossero parecchi newyorkesi, perchè ogni tanto si sentiva qualche invocazione al Signore di risposta.
Quindi dopo alcuni canti introduttivi di alcune sisters, accompagnate da una band dal vivo, hanno fatto il loro ingresso, in solenne preocessione il reverendo, le diaconesse e il coro.
Ha quindi avuto inzio la processione con solenni e pittoresche invocazioni al signore da parte delle 3 diaconesse presenti.
Ogni invocazione era intervallata da un canto Gospel durante il quale i fedeli erano invitati a partecipare cantando, battendo le mani e muovendole in aria.
Finite le invocazioni ha inziato il sermone il reverendo, ma a questo punto siamo duvuti andare via, credo che però la funzione non durasse ancora a lungo.
Fatto ritorno in centro abbiamo fatto un brunch domenicale very cool sul terrazzino della nostra junior suite, prima di iniziare le ultime visite della città.
Finito il brunch siamo partiti alla volta di Chinatown e Little Italy, nel Lower East Side.
I due quartieri in realtà ormai sono solamente più uno solo, Chinatown, perchè di Little Italy resiste solamente più una via che taglia Chinatown stessa, e in cui le uniche attività sono ristoranti e qualche gastronomia, oltre a qualche negozio di souvenir, alcuni dei quali gestiti pure da cinesi.
Chinatown è un vero delirio.
Nei parchi in zona si vedono gruppetti di cinesi praticare arti marziali o suonare strumenti tipici.
In Chinatown una buona parte delle persone non sa parlare assolutamente inglese, solo le nuove generazioni lo parlano.
Little Italy e anch'essa un casino, ma dovuto non tanto a chi la popola come in Chinatown, ma al numero di turisti che la visitano per pranzare o cenare.
Spettacolare, come sempre, è stato assistere al passaggio del camion dei vigili del fuoco a sirene e clacson spiegati...a dire il vero questo passaggio è forse il meno impressionante tra quelli visti fin'ora, ma è l'unico che per il momento sono riuscito a registrare.
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